Un universo di lingue, un pianeta di diversità
La diversità delle lingue e delle culture è una ricchezza che racconta la storia dell’umanità. Ogni lingua rappresenta un modo unico di vedere il mondo, di esprimere emozioni e di tramandare memoria e storia patrimonio di ogni comunità umana. Conoscere le lingue ed entrare nelle culture che esprimono vuol dire aprire la mente e il cuore al mondo. Le culture, con i loro riti, sapori, colori e musiche, sono ponti che uniscono le persone, insegnando il valore del rispetto e della curiosità verso ciò che è diverso da noi. In questo mosaico di voci e storie, possiamo riscoprire ogni giorno il significato profondo della convivenza e della bellezza che nasce dall’incontro.
Le lingue parlate nel mondo sono circa settemila: si tratta di un universo che per la maggior parte delle persone è inesplorato. La giornata europea delle lingue che l’Europa celebra ogni anno, ricorda l’importanza di promuovere il plurilinguismo, mettendo in risalto l’importanza che piccole e grandi lingue hanno per ogni persona.
La manifestazione che per il 26 settembre 2025 è stata organizzata dal Centro Linguistico di Ateneo e dal Dipartimento di lingue, letterature e culture straniere dell’Università di Bergamo è dedicata alla celebrazione della giornata europea delle lingue, accogliendo il tema lanciato dal Consiglio d’Europa per quest’anno che è orientato sulla diversità linguistica. L’evento si terrà presso la sede di Via Pignolo 123, in cui per ciascuna area linguistica vi sarà uno spazio-aula dedicato. Le lingue rappresentate saranno le seguenti: italiano, francese, spagnolo, inglese, tedesco, russo, arabo, cinese, giapponese, lingua dei Segni italiana. La sessione plenaria prevede una conferenza dedicata al tema diversità linguistica e a un programma di musiche dal mondo. Successivamente, nella seconda parte della mattinata, i partecipanti potranno spostarsi a loro scelta da un’aula all’altra, selezionando dal programma dettagliato le attività alle quali vogliono partecipare. Per ciascuna area linguistica il programma (h.11.00-13.00) prevede numerosi interventi dedicati ad aspetti delle lingue e delle culture.
L’evento si concluderà entro le ore 13.15.
L’evento ha il patrocinio del Consiglio d’Europa ed è accreditato nella lista delle manifestazioni ufficiali per le celebrazioni del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea.
SESSIONE PLENARIA - ORE 9.00-10.45 | Uguali - Diversi: elogio della diversità
9.00 - 9.15 Saluti istituzionali 9.15-9.30 Testimonianze di studentesse e studenti dell'Università di Bergamo 9.30-10.00 - Esibizione di danze orientali a cura delle studentesse e degli studenti dell’Università di Bergamo. -Danza sharqi - Ilaria Gatti -Danze indiane “Dalla tradizione a Bollywood" - Pria Kaur e Sandy Kaur 10.00-10.40 – Conferenza dedicata alla diversità delle lingue (su invito) Dott. Mottinelli - La lingua dei segni italiani, diversità e analogie con l’italiano
SESSIONE DEDICATA ALLE AREE DI LINGUA E CULTURA - ORE 11.00-13.00
Aula di italiano 11.00-11.30 (Non) sono solo canzonette, a cura di Matteo Grassano, Thomas Persico e Giovanni Artegiani 11.30-12.00 Le note dell'italiano oggi, a cura di Matteo Grassano, Thomas Persico e Giovanni Artegiani 12.00-12.30 Oltre l’italiano: connessioni tra le lingue, a cura di Anna Bertelli e dello staff CIS-Corsi di Italiano per Stranieri 12.30-13.00 Una lingua tira l’altra, inter-comprendiamo!, a cura di Anna Bertelli e dello staff CIS-Corsi di Italiano per Stranieri
Aula di spagnolo 11.00-12.00: La poesia: pretesto per un teatro bilingue. Laboratorio teatrale, a cura di Kalua Rodríguez 12.00-13.00: Scoprire la Spagna attraverso cibi, musica e tradizioni, con Andrés Ortega e María Jesús Hornillos
Aula di francese 11.00-12.00 : Poésie et chanson: les voix du poème, a cura di Fabio Scotto e Alessandro Guetta 12.00-13.00 : Les joyeux malentendus du français, a cura di Françoise Danflous
Aula di inglese 11.00-12.00: Eyes on words, hands on air. Percorso ludico-didattico 12.00-13.00 Laboratorio di sperimentazione. Interviene Elisabetta Mauti
Aula di tedesco 11.00-12.00 Opportunità di scambi giovanili italo-tedeschi (con Alberta Ivaldi, Ufficio Via Vai/ Villa Vigoni) 12.00-12.30 Testimonianze di studenti in mobilità Erasmus 12.30-13.00 „Die Schulbank drücken“ – Idiomatische Ausdrücke im heutigen Deutsch (Tiziana Roncoroni)
Aula di russo 11.00-11.30 Studiare russo all’Università di Bergamo (Ornella Discacciati); I segreti delle icone russe (Marica Fasolini) 11.30-12.00 “На чашечку чая”. Il rito del tè in Russia: degustazione (Liana Goletiani e Chiara Marchesi) 12.00-12.30 Ivan Petrovič va al lavoro: la vita sovietica attraverso il manifesto (Marco Caratozzolo e Sergej Petrov) 12.30-13.00 “Давайте выпьем…”. Il rituale del brindisi in Russia (Marco Caratozzolo e Sergej Petrov)
Aula di cinese 11.00-12.00 Carte ritagliate sul tema della Festa di metà autunno 12.00-12.30 Segnalibri e caratteri cinesi 12.30-13.00 Realizzazione di ventagli dipinti
Aula di arabo 11.00-11.30 BELLEZZA E DIVINO: I luoghi sacri nell’architettura arabo-islamica, a cura di Valerio Pietrangelo. Calligrafia araba, il senso del bello e del divino, a cura di Lilia Gadri 11.30-12.00 TRAME: Lettura di brani, a cura di Martina Censi e degli studenti di Letteratura araba. Il tatreez, l’arte del ricamo palestinese, a cura di Roberta Stracquadanio 12.00-12.30 INTRECCI: Prestiti linguistici arabo>italiano, italiano>arabo, a cura di Arianna Tondi. L’Oriente in musica, a cura di Maurizio Bagatin 12.30-13.00 PALCOSCENICO: Gli aneddoti di Juha (tradizione araba), Giufà (tradizione siciliana), Nasreddin (tradizione turca), a cura di Lucia Avallone, di Abdelhaleem Solaiman e degli studenti di Lingua araba Preparazione del tè arabo e degustazione di dolci, a cura di Naima Anadif
Aula di giapponese 11-12 Laboratorio di calligrafia (shodō) con Matsuhashi Miwa 12-13 Laboratorio di cucina giapponese (onigiri) con Ōtsuka Kenryu
Laboratorio di musica e danza “Un ponte sul mediterraneo”. Dalla taranta alla sharqi. A cura di Ilaria Gatti
Cerimonia conclusiva (cortile) - 13.00-13.15 Spettacolo di musica e danza: Esibizione degli studenti del laboratorio di danza “Un ponte sul Mediterraneo”. Dalla taranta alla sharqi. |
|